Esecuzione\Ifigenia Il testo che mette in campo solo le presenze o le assenze di Ifigenia ed Agamennone, figlia e padre, gioca sull’ambiguità del titolo: esecuzione come di spartito musicale, esecuzione come esecuzione di una condanna. L’ambiguità sfuma i contorni al racconto, complice anche l’ironia. Ciò che resta è una materia/Ifigenia: corpo e musica. Voce e sangue. Dolore ed eco. Parola e suono. Il testo non è quindi da interpretare, ma da eseguire. Non quindi un attore sulla scena, ma un’artista come Miriam Palma. Ifigenia non esiste più come teatro ma come umanità del teatro. Non ci sono ritorni, al massimo evocazioni. Ifigenia mi consente anche di ritornare sulla mia posizione personale dinanzi al trattamento che oggi si fa del repertorio classico usato artificiosamente come copione e non come risonanza. Ifigenia si presenta a noi nel momento in cui corpo e musica si scambiano il tempo, e il suono dura finalmente dentro di noi. Ifigenia è possibile nel momento in cui nelle anse del ritmo della scrittura che scorre, corre e si curva, ci piace immaginare una nostra spiaggia, un nostro angolo in cui aspettare di sapere che tempo fa. Riposo e attesa. Ma facciamo i dovuti scongiuri: che non sia noia. Se no sarebbe necessario ancora una volta il sacrificio. note biografiche Lina Prosa ha da sempre accostato la ricerca alla scrittura teatrale. Di recente col testo “Nell’anno di grazia post naufragium” ha partecipato al progetto di riscrittura del Satyricon di Massimo Verdastro. Alcuni suoi testi “Lampedusa Beach”, “Cassandra on the Road”, “Programma Pentesilea. Allenamento per la battaglia finale”. sono stati tradotti in francese da Jean-Paul Manganaro. Il primo è stato prodotto da alcuni teatri francesi, gli altri due sono stati presentati sotto forma di lettura a l’Odeon-Theatre de l’Europe (prima edizione di Face a Face/Parole di Italia per scene di Francia 2009) e alla Comedie-Francaise. Il testo su Pentesilea è stato tradotto anche in portoghese e fa parte di un progetto di messinscena brasiliano. Lampedusa Beach, premiato per due volte in Italia, è stato pubblicato da Meridiana Editrice nella cui collana teatrale si trova anche la raccolta di tre testi da titolo “Migrazioni”. Miriam Palma, cantante- vocalist –ricercatrice, ha partecipato con i suoi spettacoli frutto di una ricerca particolare tra la parola-suono-musica, ai più importanti festivals Europei ed Internazionali, tra cui l’Istitute Living Voice di Marsiglia (uno dei centri più prestigiosi di ricerca vocale) I suoi spettacoli più importanti come: Cantabile non troppo, I Paesi del nulla, Suite Siciliana, Vento soffia più forte, sono stati apprezzati e definiti una sintesi armonica tra antico-classico-avanguardia Nel 1995 fonda a Palermo un centro di Vocalità-Canto-Teatro, dove trasmette il suo insegnamento, formando allievi di diversa provenienza |
Orestiadi : Esecuzione\Ifigenia di Lina Prosa
La Redazione
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